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La società fiorentina che riqualifica immobili del passato esaltandone il patrimonio culturale

Articolo tratto dal numero di maggio 2021 di Forbes Italia.

Dare concretezza al sogno immobiliare attraverso il restauro di dimore storiche e la realizzazione di residenze nei luoghi più esclusivi del mondo, con un occhio, sempre, al design italiano. È quello che fa Altus Lifestyle, società internazionale di real estate con base a Firenze focalizzata sul re-development di trophy asset.

Fondata nel 2016 da Pasquale Cataldi, da oltre vent’anni nel mercato immobiliare a partire dall’azienda di famiglia, la Cataldi Costruzioni Immobiliari, di cui diventò ceo a soli 26 anni, insieme all’imprenditore italo-messicano Fabio Massimo Covarrubias e al progettista Michele Morandi si occupa di riqualificare strutture del passato esaltandone il patrimonio culturale e di dare il via a sviluppi immobiliari di grande pregio. Con una particolarità: “Gli immobili di Altus vengono forniti completi di mobili e complementi. Tutti italiani, ovviamente”, ha spiegato Cataldi. “Oggi, nel segmento del lusso le case si preferiscono già arredate. Molti clienti non hanno tempo di cercare architetti o interior designer. E differentemente da molti altri player del settore, noi copriamo tutte le fasi del progetto: dall’acquisizione alla progettazione fino alla realizzazione dei lavori e la scelta degli arredi”.

Nell’eterogeneità delle abitazioni trattate da Altus, tra dimore storiche affrescate, ville affacciate sulle coste messicane e castelli secolari, è possibile scorgere un filo conduttore: la sfida progettuale. “La proprietà che ci ha messo maggiormente alla prova è sicuramente Palazzo Guicciardini Corsi Salviati, in via Ghibellina a Firenze, un edificio costruito verso la fine del Seicento che porta impresso il retaggio delle diverse casate che ne furono proprietarie nel corso dei secoli. Durante la progettazione ci siamo dovuti confrontare con tutti i vincoli della Soprintendenza dei Beni Culturali, dato che l’appartamento vanta una serie di affreschi del Seicento oltre a una cappella privata. Ci siamo occupati di ogni dettaglio: dal restauro degli affreschi fino alla modernizzazione degli impianti. Una sfida incredibile. Per noi questo è l’esempio di cosa è capace Altus. Ci piace pensare che i nostri clienti non siano soltanto alla ricerca di una casa ma che vogliano immergersi nel fascino delle vite che l’hanno abitata nel tempo”.

Ad acquistare gli immobili Altus sono soprattutto americani in cerca di residenze da sogno per le vacanze (circa il 70%), seguiti poi da indianicinesi e russi. Tra i progetti più spettacolari, le 27 case unifamiliari incluse all’interno del Ritz-Carlton Reserve Residence di Los Cabos, in Messico, oppure, tornando a Firenze, l’appartamento Lungarno Guicciardini, a pochi passi da Ponte Vecchio, una proprietà di lusso fedele al suo passato ma dotata di moderne tecnologie impiantistiche. “Ogni progetto è diverso dall’altro”, ha spiegato Morandi, “ma ci sono alcuni valori che accomunano le nostre proprietà: il rispetto della memoria e il dialogo tra storico e moderno. Ci occupiamo di fare restauro come di selezionare e acquistare arredi dal taglio contemporaneo. E nel fare questo, in ogni proprietà, in Italia come nel mondo, cerchiamo sempre di promuovere il design italiano. I nostri fornitori sono i top brand del settore come Poltrona Frau, Minotti, Giorgetti, Poliform, Moroso, Kartell, B&B Italia, Rimadesio, Paola Lenti e altri. Capita spesso, però, che il nostro team di designer si occupi di progettare arredi su misura, soprattutto nel caso dell’illuminazione. Nell’appartamento Lungarno Guicciardini, per esempio, tutte le luci sono state disegnate da noi e fabbricate in modo artigianale”.

Con l’obiettivo di coniugare passato e presente, ci sono però alcune questioni non semplici da risolvere. Come la modernizzazione degli impianti. “Il palazzo che stiamo ultimando in Piazza Ognissanti, davanti all’Hotel St. Regis, avrà una Classe Energetica B. Una rarità per un palazzo storico. All’interno di ogni appartamento siamo andati a lavorare sulla qualità dell’aria attraverso un sistema di raffreddamento e riscaldamento a pavimento abbinato a un sistema di deumidificazione e trattamento dell’aria.

Un intervento importante non solo per il microclima all’interno dell’abitazione, ma anche per limitare la proliferazione di virus e batteri”, ha aggiunto Cataldi. La progettazione segue anche le nuove esigenze dell’abitare: “La pandemia ha cambiato il nostro modo di vivere la casa. Ecco perché stiamo inserendo alcune novità come un’area nel disimpegno dove spogliarsi per non contaminare il resto dell’appartamento, oppure spazi dedicati allo smart working e all’apprendimento a distanza. Oggi c’è molta più richiesta di immobili comodi, ampi. Se prima i nostri clienti cercavano abitazioni di circa 100mq, ora preferiscono metrature maggiori. Inoltre, stiamo riscontrando un certo fermento attorno la campagna fiorentina, anche se la clientela americana continua a preferire il pied-à-terre in città, preferibilmente con giardino e terrazzo”.